Appassionati di cucina tex-mex tenetevi forte, oggi parliamo di una delle specialità messicane che ha conquistato tutto il mondo.  Sicuramente vi sarà capitato di assaggiare il chili in qualche ristorante etnico ma conoscete tutte le variazioni sul tema? Chili messicano, texano, americano, chili di manzo, senza carne, vegano?

Attenzione: questo articolo può contenere tracce di chili piccante. Prima di continuare la lettura vi invitiamo a tenere a portata di mano una bella caraffa d’acqua e del pane, per rinfrescare il palato mentre immaginate di assaporare questa bontà muy caliente!

 

Origine del chili

Quando un uomo con la zuppa incontra un uomo col chili, quello con la zuppa è un uomo morto.  La citazione è doverosa visto che questo piatto non manca mai nei film western.

Immaginate di essere nella torrida e polverosa cittadina di San Antonio in Texas. Qui in un afoso pomeriggio incontrerete le reinas del chili, le venditrici ambulanti che vi offriranno questa prelibatezza fumante. Impossibile resistere alla morbidissima carne cotta lentamente e insaporita con peperoncini e spezie.

La ricetta delle reinas deriva da scritti tramandati dai conquistadores nel XV-XVII secolo, che avevano notato l’usanza degli indiani di preparare grandi pentoloni di stufato.

Come cucinare il chili? Fondamentali tra gli ingredienti del chili sono pomodori, carne di manzo, fagioli rossi e peperoncino.

Ora come allora, il chili è uno stufato piccante di origine messicana, che si è diffuso negli Stati Uniti e nel mondo. Si accompagna con le tortillas di mais, che vengono farcite e arrotolate, fettine di avocado, panna acida e peperoncino jalapeno.

Chili con fagioli, lime e peperoncini

(Chili con carne, fagioli, lime e peperoncini)

 

Chili di carne o chili vegetariano?

La versione classica del chili messicano prevede l’utilizzo di carne. Solitamente si utilizza un mix di carne di manzo (80%) e carne di maiale (20%) nella ricetta del chili di carne.

Ultimamente però, complice anche la tendenza sempre più diffusa di preparare piatti vegetariani, oltre al chili di manzo sta diventando molto popolare anche il chili vegetariano o chili vegano. Ideale per una serata a tema messico ma con qualche amico che non mangia carne, questa versione prevede l’utilizzo di fagioli neri e rossi, peperoni, carote, pomodori, sedano e cipolla. Volendo, per dare maggiore consistenza, si può sostituire la carne con tofu, seitan o granulare di soia ma il mix di verdure, legumi e spezie dovrebbe già bastare.

In entrambi i casi, le ricette per carnivori e veggie, sono sempre da accompagnare con nachos, guacamole e faijtas… viva Mexico!

 

Chili nel mondo: chili messicano, texano, americano & co.

Come per tutte le ricette che riscuotono un gran successo, diverse nazioni e relativi popoli si contendono da secoli l’invenzione del chili. Qual è la versione originale? È più buono il vero chili messicano o è migliore quello texano? Ragazzi… non c’è bisogno di litigare, possiamo provarli tutti!

Iniziamo vedendo come fare il chili messicano. Secondo la ricetta originale si fa saltare in padella la carne di manzo con un po’ di olio fino a doratura, poi si aggiungono le cipolle e quindi i peperoni tagliati regolarmente. In una ciotola a parte intanto si schiacciano i pomodori insieme ai fagioli (messi precedentemente a bagno per una notte intera). In una pentola si unisce il pomodoro con la carne, continuando a cuocere per un tempo variabile a seconda di quanto grossa si è tagliata la carne. Infine si insaporisce tutto con tre spezie: peperoncino messicano, coriandolo, cumino.

I veri texani non perdono occasione per spiegare che sono loro i veri inventori del chili americano nell’ottocento. Contrariamente a quanto si possa pensare, il chili texano non contiene fagioli e pomodori: tra gli ingredienti troviamo solo carne (spezzatino, tagliata a cubetti, non macinata e la cottura prevede ore e ore sui fornelli), peperoncini e spezie. La versione texana deve il suo sapore all’Ancho Chiles, un peperoncino dal sapore affumicato difficile da trovare in Italia ma rimpiazzabile con peperoncini simili, non molto piccanti e saporiti.

 

E la salsa chili?

Per chi ama i sapori forti è ideale la salsa chili, un condimento a base di purea di peperoncino, aceto, zucchero, sale e pomodoro che viene impiegata per accompagnare i cibi, in particolare carne e insalate, come salsa di glassatura e per la marinatura. In base al livello di piccantezza, la salsa può essere di diverse tipologie che vanno da molto piccante (hot) a dolce (sweet) o mista (piccante e dolce).

La salsa chili è perfetta anche per le fondute, la carne alla griglia e per completare i tacos farciti. Ideale per il barbecue è anche il chili in polvere, che come la salsa e il chili stesso contiene i medesimi ingredienti e ne riprende il gusto piccante caratteristico.

 

Ed eccolo lì, il gruppo di rudi cowboy seduti attorno al fuoco a mangiare chili fumante, in mezzo al deserto, sotto un cielo stellato. Li vedete?