UN VIAGGIO ALLA SCOPERTA DELL’AFRODISIACO NATURALE PIU’ POTENTE – E INSOSPETTABILE – DEL MONDO.

Tutti sappiamo che esistono coppie davvero inconciliabili: cane e gatto, pioggia e abbronzatura, dieta e pranzo dalla nonna. Tra questi, a pelle – o meglio a naso – verrebbe da includere anche il binomio aglio e amore; se si consuma il primo non si consuma il secondo, pare ovvio.

E invece Madre Natura, così onnipotente – e dal senso dell’umorismo evidentemente molto sviluppato – ha voluto avvolgere il suo più potente elisir d’amore in un’aura olfattiva al limite del raccapricciante.
Ma vale davvero la pena perdersi il piacere di notti ululanti, per colpa di qualche miasma odorante? No davvero. Ma andiamo con ordine.

 

PERCHE’ L’AGLIO FA BENE ALL’AMORE?

Perché contiene allicina, un potente antibatterico che abbatte il cortisolo (l’ormone dello stress) e favorisce la produzione di acido nitrico, il vasodilatatore per eccellenza. Ma che l’aglio fosse una pianta decisamente stimolante lo si sapeva già da un pezzo: Erodoto racconta come i Faraoni d’Egitto ne facessero consumare in grande quantità agli schiavi durante la costruzione delle Piramidi, mentre durante le prime Olimpiadi dell’antica Grecia l’aglio era considerato uno dei doping più potenti per preparare le gare. Fortunati nel gioco e pure in amore, questi Ellenici.

 

COME TI SISTEMO IL FIATO.

Ma torniamo ai giorni nostri. Una volta che abbiamo masticato il nostro spicchio e siamo in attesa che faccia effetto, c’è da pensare a come non far scappare – o svenire – il nostro partner. Il primo metodo consiste nel masticare foglie di menta fresca: zero controindicazioni, una valanga di benefici. Altri due trucchetti? Succo di limone diluito in acqua, oppure un bel bicchierone di latte: forse saranno più complicati da mandare giù, ma l’effetto sgrassante è assicurato.

 

SO’ FFRITTO DI TE.

Che poi, l’alito è davvero l’unico tasto dolente dell’aglio. Perché il resto del corpo lo profuma eccome: una ricerca condotta dall’Università scozzese di Stirling e dalla Charles University di Praga, ha offerto a 82 donne (bendate) la possibilità di annusare braccia, gambe, collo e busto di 42 uomini nutriti con aglio crudo, pillole di aglio oppure digiuni dallo stesso. Poi ha chiesto alle esaminatrici quali fossero secondo loro i corpi dall’odore più sensuale, stimolante, mascolino. Insomma, chi tra le cavie sapeva più di uomo. Ebbene, i mangiatori di aglio hanno decisamente sbaragliato la concorrenza, provocando tempeste ormonali da Mille e una Notte.

Dai, ora non avete più scuse. A proposito: noi, l’aglio, in alcune salse lo mettiamo – dove più, dove meno. È vero che gran parte dei benefici si hanno nel suo consumo crudo, ma tentar non nuoce. Al massimo, si va di brace.